1994
2005



Milano
Teatro Franco Parenti
presenta



LA BRUTTINA STAGIONATA
dall'omonimo romanzo di Carmen Covito
riduzione teatrale Ira Rubini

con
GABRIELLA FRANCHINI


regia di
Franca Valeri

scene Marco Intransidola
costumi Daniela Verdenelli
musiche Emanuele Garofalo


Affidato alla regia di una specialista in ritratti femminili quale è Franca Valeri, La bruttina stagionata, il fortunato romanzo di Carmen Covito, diventa spettacolo e approda al Teatro Franco Parenti dopo una calorosa accoglienza al Festival di Asti. Interpretata da un'irresistibile Gabriella Franchini, Marilina, nata e cresciuta al Gratosoglio, dotata di scarsa avvenenza ma di molta autoironia, racconta del suo destino "tanto prevedibile che è diventato vero", ma che lei stessa rovescerà, con spregiudicato candore, in un trionfo erotico. E così, in una torrida estate milanese, questa scrittrice di tesi di laurea a pagamento intraprende la sua meticolosa scalata verso le meraviglie del sesso, passando dall'abituale frequentazione di biblioteche a quella sporadica di festini e porno shop. Dal confronto con il multiforme universo nel quale si imbatte, Marilina uscirà vincente per sarcasmo e consapevolezza e, da vera seduttrice, seminando vittime fra brianzoli rampanti e amanti spiantati, troverà finalmente il coraggio di accettare, insieme al suo aspetto, anche i suoi grovigli interiori.

Carmen Covito col suo libro La bruttina stagionata ha venduto più di 100.000 copie e questo titolo è ormai entrato a far parte del linguaggio quotidiano. Ha vinto il premio Bancarella, ma soprattutto ha fatto vincere a migliaia di donne e uomini la paura di non essere all'altezza della vita. La possibilità di modificare la realtà partendo dai propri difetti è una formula, che sovverte la storia femminile e quella di Marilina, la protagonista, in particolare. Il cumulo di cellulite e di grovigli inferiori si scioglie di fronte alla consapevolezza delle proprie potenzialità femminili e Marilina, con spregiudicato candore, rovescia un'esperienza di solitudine per scarsa avvenenza in un trionfo erotico in cui la seduzione non c'entra più con la bellezza. Marilina non cambia i propri connotati ma elabora la sua interiorità: il suo corpo diventa magicamente fonte di piacere per lei e per gli altri e lei percorre questa strada con l'attenzione e l'ironia di chi trasforma un miraggio in realtà. Il succedersi degli avvenimenti nel romanzo diventa riflessione nel testo teatrale e a questo atteggiamento psicologico da corpo sulla scena Gabriella Franchini, un'attrice di formazione classica abituata per metodo e per necessità all'autoironia, che ha alle spalle una nutrita esperienza di comicità femminile del gruppo Sorelle Sister. La regia è affidata a Franca Valeri, maestra incontrastata dell'intelligenza umoristica e osservatrice inquietante della multiforme realtà femminile. Il suo inedito punto di vista continua a svelarci meccanismi di potere da subire o da usare.