Non ultime ma definitive volontà

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A che cosa può servire una pagina web? Anche a rendere pubbliche le proprie disposizioni testamentarie, in modo da poter contare su molti involontari testimoni nell'occasione che, prima o poi, si darà. Non ho particolari tendenze all'umor nero, ma spesso mi è toccato vedere scrittori o intellettuali noti per il loro laicismo finire tra le braccia di una chiesa quando meno potevano difendersi: al loro funerale. Quindi, metto le mani avanti e dichiaro davanti a te, o lettore, o lettrice, ciò che segue:

Sono agnostica dall'età di diciannove anni e intendo rimanerlo. Tutte le religioni mi interessano come manifestazioni storiche e antropologiche della nostra comune umanità e in quanto tali le rispetto e le studio, ma nessuna ha potuto né potrà mai convincermi. Le mie illusioni di immortalità le ripongo nei libri che scrivo e, forse con maggiore sicurezza, nel ricordo di chi mi ha conosciuta.

Di conseguenza, e dato che il costume richiede di allestire una qualche cerimonia di commiato a chi se ne va dalla vita, voglio e pretendo che il mio funerale sia totalmente laico. Nessuna chiesa, per favore. Nessun prete, cattolico o buddhista o animista che sia. Se ci saranno degli amici e dei parenti a darsi conforto tra di loro con una commemorazione, bene, vuol dire che qualche piccolo vuoto avrò lasciato. Altrimenti, pazienza: un coccodrillo sui giornali e via.

Non mi dispiacerebbe, lo confesso, avere un po' di fiori e un simpatico corteo aperto da una banda di ottoni in stile funerale di New Orleans che mi accompagni fino al forno crematorio, ma ovviamente al momento non sarei in grado di apprezzarlo e dunque non è fondamentale. La cremazione invece sì. La preferisco per ragioni estetiche e igieniche (e vabbè, anche sentimentali e letterarie: l'immagine di Achille che dà fuoco al rogo di Patroclo, che frisson quando leggevo l'Iliade da ragazzina... Comunque, sono iscritta dal 1996 alla Società per la Cremazione di Milano, con il numero di matricola 48058: loro sanno quali procedure burocratiche sono necessarie). Se nel frattempo si rendesse utile a qualcuno qualche organo dei miei, prego le autorità sanitarie di servirsi pure. Delle ceneri fatene quel che vi pare.

Manca qualcosa? Ah, un epitaffio. Suggerisco questo: "Carmen Covito è stata qui. Partecipò alla vita, lesse libri, ne scrisse". Punto e basta.
                                   
in Milano, 30 giugno 2003